COMUNICATO STAMPA post-partita NEWTON PAYTON BARI 15/01/2011

Newton Payton Bari, harakiri nell’ultimo quarto:
la Canottieri Napoli rimonta e vince 12-8.

Cufino: “Dobbiamo cambiare mentalità. E in fretta”

NEWTON PAYTON BARI - CANOTTIERI NAPOLI 8-12 (1-2; 4-4; 3-1; 0-5)

NEWTON PAYTON BARI: Lignano, Angarano, Foglio, Bartoli, Provenzale, Mannarini, Valenti 4, Santamato, Di Pasquale, Sassanelli 1, Cuccovillo, De Bellis 1, Hoppal 2. All. Cufino

CANOTTIERI NAPOLI: Turiello, Verweij, Roncalli, Migliaccio 3 (1 rig.), Montesano 1, Morelli, Simonetti 1, Riccitiello 1 (1 rig.), Parisi 3, Rigo 2, Talamo 1, Ronga, Ragusa. All. Zizza

ARBITRI: Bianchi-Ricciotti di Roma
NOTE: Spettatori: : 200 circa. Espulsi Sassanelli (P) e Valenti (P) nel quarto tempo.

Un incredibile harakiri sportivo nell’ultimo quarto vale alla Newton Payton Bari la quinta sconfitta su sei in campionato e la consapevolezza di aver sprecato un’ occasione d’oro per muovere la classifica al cospetto di una Canottieri Napoli cinica e ben messa in vasca, lesta ad approfittare dei ripetuti regali concessi dal team barese negli otto minuti finali. Il 12-8 con cui la blasonata compagine campana ha regolato la formazione di Bruno Cufino è figlio infatti di uno sciagurato parziale di 0-5 subito da Di Pasquale e compagni, letteralmente spariti dal piano vasca all’inizio di un quarto tempo che avevano iniziato addirittura in vantaggio per 8-7. Segno che il processo di maturazione del giovanissimo collettivo del capoluogo pugliese è ancora ben lungi dall’essere completato e che per raggiungere la salvezza occorrerà cambiare quanto prima registro. Che il pomeriggio biancoverde non lasciasse presagire nulla di buono lo si era visto già nei minuti iniziali, quando la difesa barese si faceva attraversare come burro da un coltello caldo dagli attacchi dei campani, subito avanti di due lunghezze con il micidiale uno-due di Parisi. La reazione dei padroni di casa si concretizza a metà della prima frazione con Sassanelli che dimezza le distanze. Distanze addirittura azzerate all’inizio del secondo quarto con una gran conclusione dell’ungherese Hoppal che fa secco Turiello dalla distanza (2-2). Nemmeno il tempo di esultare ed ecco i giallorossi napoletani tornare avanti con Migliaccio e subito allungare con Montesano ed un penalty dello stesso Migliaccio (2-5). Ma i padroni di casa non ci stanno: a trascinare la Newton Payton Bari fuori da una situazione complicatissima ci pensano De Bellis e uno strepitoso Valenti che riportano in equilibrio un match che stava prendendo una brutta piega. La tripletta personale del solito Parisi consente agli ospiti di chiudere il secondo tempo avanti di una rete (5-6). Nella terza frazione la squadra del presidente Rossi scende in vasca finalmente con il sacro fuoco della determinazione negli occhi. Sono Hoppal e soprattutto un Valenti monumentale (top-scorer del match con quattro reti) a far sobbalzare dai propri seggiolini il pubblico dello Stadio del Nuoto di Bari, quasi incredulo nell’ammirare i propri beniamini rendersi protagonisti di una rimonta pazzesca (8-6). La stessa incredulità che diventa però amara nell’assistere alla disfatta dei draghetti baresi dalla parte finale del terzo tempo in poi. Subìto il gol dell’ 8-7 da Talamo, Provenzale e compagni si spengono d’improvviso senza più raccapezzarsi. All’inizio del quarto parziale Rigo va a siglare il gol del pari (8-8), ma la Payton è ormai in piena crisi di identità. Spuntati in attacco, disarmanti in difesa, i ragazzi di Cufino innalzano bandiera bianca senza porre condizioni. Riccitiello su rigore, Simonetti, ancora Rigo e Migliaccio fissano il punteggio sul 12-8, con la Canottieri Napoli che raccoglie su un piatto d’argento un successo tutt’altro che scontato prima degli ultimi otto minuti. Mentre la Newton Payton perde la testa, come dimostrano le espulsioni di Valenti e di Sassanelli per proteste sul finire di gara. “Distratti, confusionari, supponenti: non si può certo credere di poter vincere una partita se non si scende in vasca con lo spirito giusto” – la dura disamina nel dopo-partita di un furibondo Bruno Cufino, tecnico dei baresi – “dobbiamo acquisire una mentalità da atleti e imparare dai ragazzi della Canottieri Napoli, che ci hanno dato lezione di umiltà quando anche nei momenti più duri hanno continuato a lottare, affondando il colpo non appena hanno visto nei nostri occhi smarrimento e scarsa attenzione. Sugli scaricabarile, i battibecchi e le lamentele finali sull’arbitraggio, meglio stendere un velo pietoso: quella è roba da squadre mediocri. Sono amareggiato e deluso”. Nel prossimo turno biancoverdi alla ricerca del riscatto nello scontro diretto salvezza esterno contro la Muri Antichi Catania.
   
 
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